Tessile e filtrazione

La filtrazione è una delle funzioni di base dei tessili tecnici: sono pochi i processi di filtrazione e separazione che non vedano coinvolti i tessili, sia come tessuti che come nontessuti. La tendenza è quella verso la realizzazione di filtrazioni sempre più fini, anche perché la quantità di prodotti inquinanti presenti negli scarichi industriali è destinata a diminuire, mentre i prodotti che saranno soggetti a limitazioni di questo tipo sono destinati a crescere.

Alcune industrie potranno esistere solo grazie a sistemi sofisticati di depurazione, quindi di filtrazione.

I costi crescenti per smaltire i rifiuti ed una loro classificazione sempre più stringente, rende necessaria una forte attenzione alla riduzione di volumi e alla riduzione della tossicità. Ad esempio, l'industria informatica e dei componenti elettronici ha bisogno di fluidi praticamente perfetti: in particolare trovano applicazione sia le microfibre che i nontessuti (melt blown in particolare).

La filtrazione è un metodo per separare particelle solide dal mezzo (liquido o gassoso) nel quale sono sospese, facendo passare i fluido attraverso una barriera o mezzo filtrante.

Di solito si distingue tra vari tipi di filtrazione, in funzione delle dimensioni delle particelle che si vogliono trattare: la filtrazione regolare è quella nella quale la dimensione delle particelle è dell'ordine di un micron (=10-6m).

Altre tecniche vicine sono l'osmosi inversa e l'ultrafiltrazione, metodi questi che riescono a trattenere particelle di dimensioni inferiori.

Le due ultime metodiche riescono a trattenere particelle molto piccole a livello molecolare.

L'ultrafiltrazione può trattare particelle di 3 nanometri (=10-9m).

La nanofiltrazione arriva a particelle di diametro ancora più piccolo, di qualche Angstroems (1A=10-10m), dimensioni di atomi o ioni grandi.

Si distingue poi tra filtrazione ad umido e filtrazione a secco

La filtrazione a umido è a separazione di un solido da un liquido; la filtrazione a secco è la rimozione di solidi da gas, essenzialmente aria.

La differenza sostanziale tra i due metodi è legata alla differenza di densità tra gas e liquidi, differenza dell'ordine di grandezza di 1000.

Nel casi dei liquidi il filtrato ha la forma di un fango, nel caso dell'aria è sottoforma di polvere.

Un'altra classificazione dei filtri riguarda:

  • filtrazione per gravità,
  • sotto vuoto,
  • in pressione,
  • centrifuga.

Le fibre tessili sono utilizzate per tutti i tipi di filtrazione dell'aria, delle polveri e dei liquidi. Vengono utilizzate molte famoglie di fibre in funzione dell'applicazione desiderata.

  • Poliestere
  • Polipropilene
  • Poliammide
  • Acrilico
  • Aramidiche
  • Polifenilensolfuro
  • PTFE
  • PBI

Le strutture tessili dei mezzi filtranti sono:

  • tessuti in monofilamento
  • tessuti in multifilamento
  • tessuti con filati
  • nontessuti
  • needlefelts

I principali tilizzatori finali sono:

  • Miniere
  • Acciaio
  • Metalli nonferrosi
  • Cementifici
  • Prodotti chimici, fertilizzanti
  • Produzione d'energia
  • Caseifici, alimentari
  • Industria cartaria
  • Incenerimento.


Questo articolo è pubblicato sulla rivista NT Nuovi Tessili , consulta il sommario.