Le principali aree di ricerca e sviluppoRientrano nellIndustria dellAbbigliamento le operazioni che, partendo da materie prime "superfici tessili", quali tessuto, maglieria, non-tessuto, portano ad indumenti ed oggetti per labbigliamento. Lestrema varietà dei prodotti finali, diversi per impiego e qualità, struttura, materie prime impiegate (natura delle fibre, tipologia dei filati e delle superfici) rende molto difficile una schematizzazione. I prodotti dellIndustria dellAbbigliamento si possono classificare con una ottica merceologica più che tecnologica, anche se ogni prodotto è relativo ad un lay-out produttivo specifico e particolare. Estrema variabilità dei prodotti ed unaltrettanta ampia variabilita nelle operazioni necessarie a realizzarli. La tecnologia è simile come flusso logico delle operazioni, ma estremamente differente da prodotto a prodotto. Lindustria della confezione presenta una struttura a macchie di leopardo, alternando fasi molto sviluppate, sotto il profilo tecnologico ad altre ancora manuali o comunque scarsamente innovate.
Tecnologie disponibiliLe industrie della confezione dei paesi industrializzati devono superare gli svantaggi dei costi di produzione derivanti dagli elevati livelli retributivi e mantenere, ovvero migliorare, la capacità di adattarsi alle fluttuazioni della domanda. Per quanto lideale sia poter combinare al meglio i due aspetti, le tecnologie disponibili non consentono sempre questa soluzione. I fabbricanti perciò, oltre ad utilizzare le opportunità di contenimento dei costi offerte dalla tecnologia disponibile al momento, ricorrono sempre più a strategie complementari, quale ad esempio ladozione di innovazioni di carattere organizzativo. Comunque, queste opportunità non sono circoscritte a chi le introduce, ma di fatto diventano rapidamente accessibili ai concorrenti dellindustria nazionale, ed in particolare ai distributori di prodotti dimportazione. I tentativi per ridurre i costi mediante linnovazione delle tecniche di produzione restano pertanto di importanza vitale e sono alla base di tutte le strategie del settore. La pressante esigenza di nuove tecnologie nel campo della confezione dell abbigliamento è dovuta soprattutto alle differenze che si presentano su scala mondiale in termini di costi di produzione, in particolare di quelli inerenti al fattore costo del lavoro che, com'é noto, presenta differenze enormi tra i vari paesi e soprattutto tra le varie aree. Si stima che i costi di manodopera nei paesi OCSE, ad alto salario, rappresentino il 30-40% del costo complessivo di produzione delle categorie di abbigliamento. La differenza nel costo complessivo di un qualsiasi prodotto per l'abbigliamento, al di là di casi marginali, è interamente dovuta alle differenze del costo del lavoro. Pertanto, la riduzione dei costi di manodopera rappresenta uno dei principali obiettivi dellindustria dei paesi industrializzati; quindi è chiaro che sviluppi dordine tecnologico sono necessari perchè lindustria dei paesi più industrializzati mantenga la propria competitività o la migliori. Ad esempio le applicazioni CAD-CAM non devovo essere viste solo come strumenti per ridurre la quantità del lavoro necessario, ma come strumenti fondamentali per migliorare la produttività del lavoro stesso, nonché per rendere produttive tute le innovazioni, anche di natura organizzativa, che l'azienda possa adottare. Le possibilità di automazione completa, ricorrendo a sistemi robotizzati (progettazione e produzione tridimensionale) sono ancora in via di sperimentazione; il famoso progetto giapponese (finanziato massicciamente dal MITI) sembra ancora lontano da significative applicazioni concrete, anche se, presumibilmente, da questa area arriveranno le innovazioni più forti e decisive. Innovazione non tecnologicaI confezionisti delle aree industrializzate hanno sviluppato innovazioni complementari in altri campi. Queste strategie interessano i prodotti specifici, la localizzazione delle produzioni e l'organizzazione dellazienda. Innovazione del prodottoSono frequenti i dibattiti sulle strategie da perseguire per linnovazione e per incrementare la quota di mercato in termini di prodotti da parte di aziende o anche di interi settori sottoposti a una forte concorrenza di prezzi ed inoltre operanti per un mercato caratterizzato da una bassa elasticità della domanda. Il fatto che lindustria dellabbigliamento sia prossima al consumatore finale, lobbliga ad applicare strategie di reazione e di anticipazione nei confronti delle richieste del cliente. Queste strategie ricadono nella categoria dellinnovazione del prodotto e coprono una vasta gamma di azioni studiate per modificare la natura e laspetto del prodotto o la posizione dellazienda sul mercato. La maggioranza delle aziende lancia costantemente nuove varietà di articoli dabbigliamento, mentre numerose ditte hanno perfezionato le proprie strategie commerciali creando etichette o marchi esclusivi o producendo sotto licenza dei proprietari di questi marchi. Lintroduzione di nuovi prodotti e la flessiblità di reazione alle condizioni del mercato consentono allindustria di combattere la spietata concorrenza di prezzi, di sopportare elevati costi di manodopera in produzione e, di conseguenza, di assicurare un più ampio margine di profitto. A questo proposito è importante seguire da vicino i trend di moda del momento e la presenza sul mercato di articoli di abbigliamento a carattere stagionale. Ciò costituisce anche un mezzo per influenzare le abitudini dacquisto del consumatore e quindi per creare una domanda aggiuntiva. Il miglioramento della qualità del servizio al consumatore finale in collaborazione con grossisti e dettaglianti dovranno consentire ai produttori di prender le distanze dai fornitori di prodotti di massa nellambito di un mercato di elevata concorrenzialità. Ciononostante, dal punto di vista tecnologico linnovazione dei prodotti rappresenta unulteriore ragione per incrementare il grado di razionalizzazione al fine di compensare leffetto negativo sui costi derivante dalla riduzione della produzione quale conseguenza di queste strategie. Una vera innovazione in termini di beni di consumo richiede spesso una stretta collaborazione con altri stadi produttivi. Questo fatto è già stato sottolineato nel caso dei tessili ed è tanto più vero per il settore dell'abbigliamento. In questindustria, linnovazione dei prodotti dipende non solo dallesistenza di stretti legami col fornitore della materia prima, con lapporto di disegnatori e professionisti analoghi, ma anche dalle strategie di supporto commerciale, come la cooperazione con il commercio allingrosso e al dettaglio, in modo da assicurare continuità agli sbocchi di vendita ed immediatezza di informazioni di ritorno dal consumatore finale. Innovazione della localizzazioneTenuto conto dellesistenza, al di fuori dellarea OCSE, di condizioni di produzione altamente competitive e della crescente penetrazione dei mercati nazionali da parte di prodotti realizzati in quelle aree, i produttori di articoli d'abbigliamento hanno da tempo iniziato a rifornirsi allestero di articoli confezionati in modo da allargare le proprie opzioni di scelta nelle loro forniture al mercato interno. Ciò ha varie forme in funzione del grado di coinvolgimento dellazienda nazionale nellattività manifatturiera allestero, essendo due le strade più comunemente seguite e cioè la produzione in fabbriche di proprietà dellazienda interessata e la lavorazione esternamente allazienda. Pare che questultima sia quella che ha suscitato particolare attrazione da parte dellindustria dellabbigliamento. Le legislazioni tariffarie di alcuni importanti paesi OCSE sostengono tali operazioni assicurando il trattamento preferenziale dei beni importati lavorati allestero sotto forma di tassazione del valore aggiunto, come alcune clausole tariffarie USA. Esistono disposizioni dettagliate che determinano le condizioni che gli importatori devono soddisfare per poter fruire di questo tipo di trattamento preferenziale. Nellambito di unoperazione di lavorazione esterna, unazienda dabbigliamento esporta la materia prima, generalmente parti tagliate dei capi, per lassemblaggio da parte di un terzista in un paese a bassi salari e reimporta il capo assemblato pagando il dazio dimportazione solo sul valore aggiunto alle parti tagliate. Risulta che le industrie del ramo abbigliamento negli USA, in Germania, in Olanda e in Francia facciano ampio uso di queste facilitazioni, impiegando operatori terzisti localizzati in aree circostanti a bassi salari che lavorano sotto lo stretto controllo della ditta committente. Le informazioni disponibili su questo tema indicano che la lavorazione esterna è un fattore importante in seno alle strategie dei produttori di abbigliamento. Ad esempio, nel caso dellindustria dellabbigliamento USA, la lavorazione allesterno è stata adottata in misura massiccia da imprese USA, che hanno collocato impianti di assemblaggio in Messico e nei paesi della zona caraibica onde sfruttare il vantaggio dei più bassi costi della mano dopera locale, pur restando vicini al mercato nordamericano. Negli anni scorsi si stima che le importazioni negli USA di capi dabbigliamento confezionati allestero siano ammontate all8-10% del totale delle importazioni di abbigliamento. Quanto ai paesi europei, le industrie fanno lavorare principalmente nei paesi dellest (nel caso della Germania) e in quelli dellarea mediterranea (specialmente nel caso della Francia). Risulta che lindustria tedesca che è stata tra le prime a far confezionare allestero, abbia una quota di confezionamento allestero pari al 30% sul totale delle importazioni di abbigliamento, contro il 10% del settore dellabbigliamento francese. I vantaggi economici per le aziende che confezionano allestero possono risultare sensibili. Se questo metodo viene essenzialmente applicato ad articoli situati nella fascia di prezzi media, la cui sensibilità ai rapidi cambiamenti della moda e della domanda è limitata per cui essi possono esser prodotti ingrande serie, è possibile ottenere economie dellordine del 20-40 %. Di conseguenza, adottando adeguatamente entrambe le strategie, i confezionisti sono in grado di sostenere le gamme di prodotti che preferiscono lavorare nel proprio paese, nonostante gli alti livelli dei salari correnti. Secondo alcuni ricercatori, infatti, il confezionamento allestero costituisce un fattore importante per la sopravvivenza della produzione nazionale. Infine, quando si tratti di prodotti qualificati, le aziende optano a favore della produzione in paesi industrializzati, e ci sono alcuni esempi in cui la produzione delocalizzta è stata e riportata allinterno. Innovazione dellorganizzazioneLinteresse che dà la preferenza allinnovazione del prodotto e del metodo di produzione tende a metter in ombra limportanza potenziale per le aziende dellinnovazione organizzativa e dellaumento della produttività, dei profitti e della domanda che possono derivare da essa. Lintroduzione di nuovi criteri organizzativi può risultare particolarmente efficace in piccole aziende in ragione della generale mancanza di strutture organizzative con adeguato livello di sofisticazione, poiché ciò comporta oggigiorno la definizione di un appropriato sistema interno di comunicazioni. Quel che più conta, linnovazione organizzativa, per esser efficace, deve anche interessare il cliente quanto più possibile. Quantunque un certo numero di confezionisti abbia iniziato ad installare sistemi di comunicazione interna ed a ristrutturare la propria organizzazione, ivi incluse le relazioni con la clientela. Pur non producendo e vendendo essenzialmente in prima persona, lazienda tuttavia esercita uno stretto controllo su:
Tra questi due servizi è necessario poter disporre di un sofisticato sistema automatizzato di immagazzinamento. Sotto il profilo tecnologico, la spina dorsale è costituita da un vasto sistema informativo che non solo fornisce dati istantanei, provenienti dai punti al dettaglio, alla sede centrale circa gli sviluppi del mercato, ma anche collega lintero sistema, dal dettaglio passando per il magazzino fino alla produzione. Ciò non solo produce riduzioni dei costi e unelevata competitività dei prezzi, ma consente anche una più ampia differenziazione e diversificazione dei prodotti, oltre che una flessibilità senza precedenti nel corrispondere alle richieste del consumatore. Laspetto caratteristico di questo concetto di struttura sembra così essere la sistematica coordinazione e complementarietà delle innovazioni apportate nelle aree dei prodotti, dei processi e dellorganizzazione. |