JEC, INDEX, AVANTEX: alcune ipotesi per un tessile nuovoSi sono tenute nella primavera di quest'anno tre manifestazioni collegate più o meno direttamente al tessile ed a quello funzionale e tecnico in particolare: JEC Parigi - aprile, INDEX Ginevra - aprile, AVANTEX Francoforte - maggio. Infatti, si pongono tutte nella prospettiva di fornire delle risposte alla domanda di diversificazione che l'industria tessile ricerca da molto tempo, da quando il tessile tradizionale si sta spostando, con sempre maggiore velocità, verso aree differenti da quelle dell'Europa occidentale ed in generale dai paesi a più alto reddito. Funzionale è oggi un termine di moda, il tentativo di collegare il mondo dei tessili destinati ad applicazioni tecniche ed il mondo dell'abbigliamento, per sfruttare, in questo secondo ambito, le potenzialità ed i risultati già raggiunti grazie alle fibre ed ai processi che caratterizzano il primo. La strategia adottata da una parte dell'industria tessile, soprattutto dei paesi più ricchi, Europa ed USA in particolare, è quella di aggiungere al prodotto tessile delle funzioni differenti da quelle normalmente connaturate con il prodotto stesso, di realizzare così un tessile funzionale. In termini molto generali le funzioni nuove che si vogliono aggiungere ed inglobare nel tessuto, nelle sue varie forme, sono mutuate dall'elettronica e qui nasce un primo problema: non sempre il matrimonio tessile-elettronica è possibile ed anche quando lo è non è detto che sia un matrimonio proficuo. I risultati concreti che sono stati illustrati riguardano la possibilità di monitorare funzioni vitali dell'uomo, in situazioni particolari di lavoro o di malattia ed handicap. Una prima considerazione: se si vuole che il tessile funzionale riguardi una fetta significativa del tessile di tutti i giorni e per gli impieghi che normalmente ne viene fatto, occorre che le funzioni che si vogliono aggiungere al tessile siano importanti e che, soprattutto, trovino nel substrato tessile una strada non solo percorribile, ma anche preferenziale. Così gli strani uomini proposti con abiti tecnologici, vestiti cioè con computer, scanner, orologio, vari biosensori, transponder, video e telecamere, microfoni, con misuratori di velocità ecc. non si comprende perché dovrebbero utilizzare queste funzioni, anche se le si dovessero ritenere utili o necessarie per una grande parte della popolazione, distribuiti negli abiti e non concentrate in un unico micro gadget, magari inserito nella cintura od in una cuffia (TIMESW=telecomunicazioni, informazioni, multimedia, intrattenimento, sicurezza e benessere). Diverso il discorso estetico: la proposta France telecom è quella d'abiti con fibre ottiche che si illuminano, che cambiano l'aspetto degli abiti, con funzioni quindi quasi esclusivamente estetiche. Qui la moda, la ricerca del diverso, può fare premio; l'abito diventa uno schermo dove si possono proiettare disegni, colori, ecc. Si può arrivare fino ad una sorta d'uomo sandwich che può portare slogan pubblicitari o altro. Si devono quindi ricercare funzioni fondamentali del tessile che siano fondamentali per il tessile stesso o che comunque si integrino al meglio.
Questa protezione deve avvenire nel miglior modo possibile, con un buon comfort; la protezione quindi non deve essere a scapito della leggerezza, della flessibilità, del buon tatto-contatto con la pelle. Altra funzione fondamentale del tessile è quella estetica; l'abito distingue, classifica, rappresenta: la funzione estetica è quella più sviluppata dall'industria tessile, da sempre, foggia degli abiti, colori, disegni sono le variabili che con ritmi sempre più rapidi vengono proposti al mercato. Vediamo quindi delle funzioni nuove, ovvero non attese normalmente dal tessile tradizionale: ad esempio l'area dell'odore-profumo. Il corpo viene tradizionalmente profumato-deodorato ricorrendo a prodotti che vengono messi direttamente sulla pelle. Il fatto che la pelle sia coperta per una larga parte dal tessile rende plausibile un intervento diretto sul tessile nell'ambito odori-profumi. Infatti l'interfaccia pelle-tessile l'ambiente che si viene a determinare (es. saponi e detersivi per la pulizia del capo, evoluzione di colonie batteriche che si nutrono del tessile stesso, ecc.) è quella responsabile del risultato finale globale odore-profumo. Quindi sembra naturale e giusto aprire una linea funzionale in questa direzione. Altra funzione collegabile al tessile: il tono muscolare, il dimagrimento, il massaggio, la modellazione del corpo. Sempre basandosi sul fatto che il tessile è a diretto contatto con una grande parte della superficie corporea e per tempi lunghi, si può ritenere che possa essere un attore positivo per influenzare la pelle, i muscoli, i nervi sottostanti. In questo caso si deve affrontare e risolvere il problema di come il tessile possa essere non solo sensore e ricettore di segnali, ma anche attuatore, capace cioè di trasferire energia, in questo caso al corpo umano. Altra funzione desiderata dal tessile, la facilità della manutenzione deve essere estesa a tutto il tessile e renderlo così più facile da impiegare in accordo con i nuovi stili di vita (persone che vivono da sole, tempi limitati per il lavoro domestico, ecc.). Altra funzione, la confezionabilità: il tessile tessuto, filato, maglia, è generalmente un semilavorato che deve essere poi trasformato nell'indumento. Altre funzioni caratteristiche: la riciclabilità. Probabilmente si dovranno privilegiare fibre che derivano da fonti rinnovabili e non, ad esempio, dal petrolio. Fibre e manufatti che a fine vita possano essere riciclati o smaltiti senza problemi. Che siano realizzati con processi leggeri sotto il profilo dell'impatto ambientale. |